Nei primi 14 giorni di vita, i bambini tendono a mantenere una posizione chiamata, in lingua inglese, "foetal tuck" (in italiano è spesso
soprannominata "posizione a ranocchia"). E' una posizione di ripiegamento, con le ginocchia alte sul corpo, le gambe poco divaricate (a volte persino incrociate), i piedini poco
visibili e spesso ruotati verso l'interno.
Avete presente le tenerissime foto di bebé addormentati su cuscinotti, in ceste ripiene di morbide coperte e con altre ambientazioni dolcissime o simpatiche,
tipiche dei servizi newborn? Ecco, la posizione di cui parliamo è proprio quella. I fotografi hanno una sorta di regola d'oro: questi servizi devono essere fatti entro le due settimane di vita
del bebé, pena la perdita della magica posizione a ranocchia dei neonati. Questo accade perché, progressivamente, il range di movimento dei bambini aumenta, la calcificazione delle ossa
incrementa e i muscoli e i legamenti dell'area del bacino e delle ginocchia portano la posizione del piccolo verso la più caratteristica "M" tanto conosciuta nel mondo del baby wearing.
Il foetal tuck è la posizione che i piccoli assumevano nell'utero, ma non tutti i neonati la mantengono per lo stesso periodo e con le stesse modalità (c'è chi divarica presto le gambine, chi ha le ginocchia un poco più basse, chi fatica a tenere le ginocchia in linea alla stessa altezza, chi
tende a ruotare i piedini di lato o in basso o a puntarli nella pancia di chi porta...). L'osservazione del vostro bambino o della vostra bambina è l'unica vera guida per il rispetto del loro
benessere.
Quando i piccoli si trovano in questo periodo, è più difficile manipolarli e posizionarli comodamente e con facilità all'interno di un
portabebé.
Spesso si tende, anche in fascia, di cercare di raggiungere una "ideale" posizione a M, come quella disegnata nei manuali dedicati al baby wearing, finendo per forzare i neonati nella posizione
che noi desideriamo per loro. Non è necessario evitare di portare per essere sicuri di non forzare i nostri bimbi, che paiono così delicati e indifesi. Meglio sarebbe prendere spunto
dalla posizione naturalmente assunta dai piccoli sul nostro torace quando li prendiamo in braccio e legare la fascia intorno a questa posizione, al loro e al nostro
corpo, seguendo la via che i bimbi, nell'infinita saggezza della natura, spontaneamente ci mostrano.
Nicoletta Bressan
(BBW Consultant e Educatrice Perinatale)
*il post è ispirato dal mio lavoro quotidiano con le famiglie e dalle riflessioni di Mel Cyrille sul portare in braccio
**i bimbi a cui ci si riferisce nel post sono neonati sani, a termine e senza ritardi di crescita, con tono e presentazione di anche e femori totalmente
fisiologici.